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Tradizioni: il Palio Marinaro dell’Argentario

Tradizioni: il Palio Marinaro dell’Argentario

Il Palio Marinaro dell’Argentario

Il tempo si ferma, la quotidianità è dimenticata, il 15 Agosto passato a Porto Santo Stefano, ha tutto un altro sapore.

Da giorni ormai si vedono le vie del paese divise con i festoni colorati a segnare il territorio, e bandiere appese a terrazzi e finestre per dichiarare a quale rione è stato donato il cuore.

Da mesisi lavora e si sogna sulla gara che vede i quattro equipaggi, Pilarella, Fortezza, Croce e Valle sfidarsi nella splendida Arena del Turchese di fronte al palazzo del Comune.

La storia

Il Palio Marinaro dell’Argentario nasce nel 1937 quando il Comune di Monte Argentario decide di ufficializzare ed imporre regole ad una tradizione che risale al Settecento.
La leggenda narra che una barca di pescatori a largo del promontorio venne attaccata da un’imbarcazione barbara e che, fieri della propria conoscenza del mare e della propria forza, i pescatori riuscirono a scappare ed a nascondersi in quella che oggi è chiamata Grotta del Turco.

La manifestazione

Ma il palio non è solo un’esibizione remiera che vede i timonieri e i vogatori prepararsi ormai tutto l’anno per una sola e unica gara di venti, lunghi, lunghissimi, minuti.

Nel primo pomeriggio la festa comincia con la sfilata in maschera per la quale ogni rione sceglie un proprio tema. Una gara prima della sfida, dato che è presente una giuria che premia i costumi migliori.

Poi arriva il secondo prima del tramonto e la folla colora il perimetro dell’Arena del Turchese.  Blu, rosso e bianco lungo il molo della Pilarella, rosso, verde e giallo sotto la Fortezza, bianco e rosso per i tifosi della Croce e blu e bianco per il Valle.

Il sole sparisce dietro il monte ed un colpo di fucile dà il via al percorso di 4000 metri.

In prossimità del traguardo il timoniere alza la bandiera del proprio rione e la gioia dei vincitori è semplicemente indescrivibile.

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