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La ferrovia Orbetello – Porto Santo Stefano

La ferrovia Orbetello – Porto Santo Stefano

E’ difficile e doloroso pernsare che l’Argentario, ad oggi un tranquillo paese marinaro, abbia nel suo passato la totale distruzione.

Il promontorio non si risparmia a nessuno e racconta, a chi vuole ascoltarlo o meglio osservarlo, la propria storia ,senza peli sulla lingua e con le sue ferite alla luce del sole.

La Seconda Guerra Mondiale, ha piegato Porto Santo Stefano e ha messo la parola fine anche alla linea ferroviaria che collegava il porto alla terraferma.

La storia in breve

Inaugurata nel 1913, partiva da Orbetello Scalo, passava per la diga, costeggiava la laguna e raggiungeva Porto Ercole. Poi, dopo una serie di gallerie, i cosiddetti fori, arrivava a Porto Santo Stefano, sfociando da sotto la strada principale di entrata al paese e raggiungendo la stazione poco distante.

Fece parte della vita degli abitanti della Costa d’Argento e contribuì allo sviluppo del commercio e dell’industria del promontorio fino al 1944 quando, dopo il bombardamento degli aerei alleati, dell’amata ferrovia rimase ben poco. A quel punto, le locomotive a vapore non poterono fare altro che fermarsi.

Ed oggi?

Oggi la ferrovia dell’Argentario non esiste più, anzi, nel tempo il suo ricordo rischia di sbiadire. Tuttavia non dovete cercare troppo per vedere quello che resta di questa infrastruttura.

Le gallerie infatti, sono ancora lì, ma sono utilizzate come passaggi per raggiungere le spiagge che si trovano all’entrata di Porto Santo Stefano, sia a piedi che con una navetta.

Se siete andati alla Cantoniera o alla Bionda siete sicuramente passati sotto uno o più fori costruiti per la Ferrovia Orbetello –  Porto Santo Stefano.

Probabilmente il trenino non transiterà più per Monte Argentario, è troppo poco il numero di persone che ne farebbero uso, ma di sicuro i paesi ci permetteranno ancora una volta di godere della loro storia e del proprio splendido mare.

ARGENTARIO MAGAZINE

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