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Alla ricerca del panorama perfetto.

Alla ricerca del panorama perfetto.

Da sempre sinonimo di mare, di spiagge e di scogli, Monte Argentario è una fantastica meta turistica per gli amanti delle acque cristalline.

Oggi però andiamo oltre, andiamo in alto, andiamo a cercare un panorama da mozzare il fiato.

Oggi andiamo in “montagna”.

Il Convento dei Padri Passionisti

Monte Argentario è un promontorio con una vetta che sale fino a 635 metri sul livello del mare, denominata Punta Telegrafo. Per raggiungerla si deve percorrere la strada che dall’uscita del Tombolo della Giannella porta a Orbetello e prendere la strada provinciale che conduce al Convento dei Frati Passionisti.

Questa è la prima tappa del nostro “tour montano”.

Semi-nascosto nella macchia mediterranea e isolato rispetto a Porto Ercole e Porto Santo Stefano, troviamo il convento fondato da San Paolo della Croce.

La prima volta che lo si raggiunge e si osserva il panorama che offre non si può più distogliere lo sguardo.
A sinistra il Tombolo della Giannella, a destra il Tombolo della Feniglia e nel mezzo la lingua di terra su cui nasce Orbetello.

Riuscirete a vedere la meravigliosa opera del Mar Tirreno e del fiume Albegna, che hanno legato Monte Argentario alla terraferma.

E’ un punto di vista a cui oggi ci hanno abituato i droni: ampio, a perdita d’occhio e dai colori netti ed emozionanti.

Ancora più a sinistra riuscirete a vedere le meravigliose colline dell’Uccellina, Talamone e se il meteo lo permette, sullo sfondo scorgerete anche il Monte Amiata.

Quando finalmente avrete la forza di abbandonare questa superba vista, potrete visitare la chiesa del Convento o trovare ristoro a “La Sorgente” un rustico rifugio all’aperto in cui gustare i sapori tipici di Maremma: funghi, cinghiale o la polenta.

La Croce dell’Argentario

Proseguendo il nostro percorso arriviamo velocemente alla bellissima croce dell’Argentario. Posta su uno dei punti più alti e panoramici del promontorio.
La croce testimonia la storia e la fede degli abitanti della zona.
Inaugurata nel 1934, alta 19 metri, è stata distrutta dieci anni dopo dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma, come tutto Monte Argentario, è risorta dalle sue ceneri, ed è stata ricostruita nel 1948, di un metro più alta.

Punta Telegrafo.

Raggiungiamo poi la vetta, caratterizzata oggi, da enormi antenne per la rilevazione dei dati meteo, antenne per le telecomunicazioni e la RAI.

Tuttavia non è sempre stato così; durante il dominio di Napoleone qui è stata costruita una torre chiamata Ancien Sémaphore Saint-André, utilizzata per avvistare le navi britanniche. Divenuta poi secondaria durante il Regno d’Italia, fu definitivamente demolita negli anni Sessanta.

Da Punta Telegrafo si rimane estasiati osservando lo spettacolo delle isole dell’Arcipelago Toscano. L’Isola del Giglio, Giannutri e se siete fortunati la romanzata Isola di Montecristo. Senza contare che, se la natura ha voglia di farvi un incredibile regalo, potresti persino scorgere il profilo della Corsica.

Semplicemente perfetto no? Godetevi il panorama a questo link.

Questo splendido percorso può essere fatto con l’auto, in bicicletta o a piedi, ci sono infatti fantastici percorsi di trekking che vi faranno scoprire la zona.

Avete l’imbarazzo della scelta, non perdetevi questo splendido luogo!

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